martedì 21 luglio 2009

12. Il credo individualista

Nelle pagine precedenti abbiamo sostenuto che:

1. L’individuo è portatore di bisogni.

2. Ogni individuo è geneticamente diverso da ogni altro, unico, irripetibile e sovrano.

3. I DNA individuali non sono valutabili e, pertanto, devono essere considerati equivalenti.

4. Perciò vanno riconosciute a ciascun individuo un’uguaglianza di nascita e pari opportunità.

5. Ogni individuo è potenzialmente capace di pervenire ad un’autonomia di giudizio.

6. Lo Stato deve incoraggiare e promuovere l’autonomia individuale, anche attraverso un valido percorso educativo, il libero accesso all’informazione e una variegata offerta di lavoro.

7. Le risorse della terra e i prodotti dell’ingegno umano appartengono non solo ai soggetti produttori, ma anche all’umanità intera.

8. Lo Stato non è un’entità autonoma e indipendente dagli individui che lo compongono.

9. Scopo primario dello Stato è la soddisfazione dei bisogni di ciascun individuo membro.

10. Questo scopo si raggiunge attraverso la corresponsione di un reddito minimo.

11. Lo Stato dovrà anche vigilare sul rischio di prevaricazioni di un individuo sull’altro, intervenendo attivamente sia per prevenire che per correggere.

12. Ad ogni individuo va riconosciuto il diritto di vivere in modo dignitoso e l’opportunità di scrivere liberamente il proprio progetto di vita.

13. Ogni individuo dev’essere ritenuto responsabile delle proprie azioni e a ciascuno dev’essere dato secondo i suoi meriti.

14. Le diverse opinioni vanno rispettate, perché è impossibile dimostrare in modo incontrovertibile che una verità sia più vera di un’altra.

15. Da ciò deriva il diritto alle libertà di pensiero, di parola, di iniziativa e di associazione.

Questi punti costituiscono quello che può essere chiamato credo individualista.